CASTELVOLTURNO, 30 ottobre - Probabilmente il pubblico del Rigamonti farà fatica a riconoscere quel ragazzo che allora portava i capelli già stile punk e girava in centro città con una mini cabrio color verde in compagnia dell'amica slovacca ed il cane Baileys. O di Berardi e Viviano, i suoi compagni della Primavera. Sono passati appena quattro anni ma Marek Hamsik è cambiato tanto: si è irrobustito, gioca a tutto campo, è diventato capitano della Slovacchia ed ha disputato un Mondiale. Ed è diventato anche papà di Christian.
LA SCALATA - Domani al Rigamonti lo osserveranno e lo temeranno perché di Hamsik ricordano la rapidità con cui è balzato in prima squadra, la maturità già a quegli anni, e i dieci gol realizzati in Bquando era poco più che maggiorenne. Ora il Brescia che tanto ha coccolato quel ragazzo individuato nell'Under 17 slovacca teme più l'ex di turno che pure Lavezzi o Cavani, ammesso che quest'ultimo ci sia (ieri è stato provato Sosa al fianco di Hamsik alle spalle del Pocho). Temeranno quel giovanotto prelevato dalla coppia Nani- Micheli per sessantamila euro dallo Slovan Bratislava e poi ceduto al Napoli per cinque milioni e mezzo. Di lui si era invaghito Pierpaolo Marino che era andato a spiare Milanetto durante Brescia- Albinoleffe e rimase colpito da come s'inseriva quel giovanotto vagamente somigliante ad uno dei suoi figli. "Come si chiama? Quanto viene valutato?". Marino scoprì che Hamisk era stato già adocchiato da Inter e Milan. E che il presidente Corioni chiedeva non meno di sette milioni di euro. Cominciò a lavorare nell'ombra ma in fretta. Raccolse altreinformazioni da allenatori che l'avevano avuto alle dipendenze: Cavasin, Somma, De Biasi. "Un giorno vinse una sfida ai rigori in famiglia segnandone quarantotto su cinquanta; è un ragazzo nato uomo, di una maturità impressionante", gli dissero.
SCONTO - E Marino convinse De Laurentiis ad impegnarsi economicamente non prima di aver ottenuto uno sconto importante da Corioni: cinque milioni e mezzo di euro invece di sette. "C'era bisogno di sistemare il bilancio", ricorda Nani, candidato a ricoprire il ruolo di ds del Brescia dopo laparentesi al West Ham. Oggi Hamsik è il fiore all'occhiello del Napoli. Ha da poco prolungato il contratto (fino al 2015), guadagna bene e spera di afferrare la zona Champions già quest'anno. Non sta brillando in questo periodo, anche lui risente dei tanti impegniravvicinati (con il Napoli e la Nazionale) ma a Brescia vuole dimostrare di essere diventato un giocatore importante.
Fonte: Corriere dello Sport
LA SCALATA - Domani al Rigamonti lo osserveranno e lo temeranno perché di Hamsik ricordano la rapidità con cui è balzato in prima squadra, la maturità già a quegli anni, e i dieci gol realizzati in Bquando era poco più che maggiorenne. Ora il Brescia che tanto ha coccolato quel ragazzo individuato nell'Under 17 slovacca teme più l'ex di turno che pure Lavezzi o Cavani, ammesso che quest'ultimo ci sia (ieri è stato provato Sosa al fianco di Hamsik alle spalle del Pocho). Temeranno quel giovanotto prelevato dalla coppia Nani- Micheli per sessantamila euro dallo Slovan Bratislava e poi ceduto al Napoli per cinque milioni e mezzo. Di lui si era invaghito Pierpaolo Marino che era andato a spiare Milanetto durante Brescia- Albinoleffe e rimase colpito da come s'inseriva quel giovanotto vagamente somigliante ad uno dei suoi figli. "Come si chiama? Quanto viene valutato?". Marino scoprì che Hamisk era stato già adocchiato da Inter e Milan. E che il presidente Corioni chiedeva non meno di sette milioni di euro. Cominciò a lavorare nell'ombra ma in fretta. Raccolse altreinformazioni da allenatori che l'avevano avuto alle dipendenze: Cavasin, Somma, De Biasi. "Un giorno vinse una sfida ai rigori in famiglia segnandone quarantotto su cinquanta; è un ragazzo nato uomo, di una maturità impressionante", gli dissero.
SCONTO - E Marino convinse De Laurentiis ad impegnarsi economicamente non prima di aver ottenuto uno sconto importante da Corioni: cinque milioni e mezzo di euro invece di sette. "C'era bisogno di sistemare il bilancio", ricorda Nani, candidato a ricoprire il ruolo di ds del Brescia dopo laparentesi al West Ham. Oggi Hamsik è il fiore all'occhiello del Napoli. Ha da poco prolungato il contratto (fino al 2015), guadagna bene e spera di afferrare la zona Champions già quest'anno. Non sta brillando in questo periodo, anche lui risente dei tanti impegniravvicinati (con il Napoli e la Nazionale) ma a Brescia vuole dimostrare di essere diventato un giocatore importante.
Fonte: Corriere dello Sport
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